Abbiamo diverse volte affrontato nello specifico quello che riguarda il vostro lavoro. Le mansioni principali del commercialista, le nuove tecnologie e come possono agevolare il day by day professionale, l’importanza di stare al passo con i tempi, ma anche la proverbiale pazienza che caratterizza la vostra professione.
Quello del commercialista è un ruolo veramente poliedrico, oltre che fondamentale per chiunque abbia un’azienda o eserciti una libera professione. Ma è anche un ruolo che è fortemente inserito nella contemporaneità: se il mondo cambia (e sta cambiando eccome!), il buon commercialista deve sempre sapere cosa fare, quando farlo e, all’occorrenza, reinventarsi utilizzando le tantissime skill che possiede e che negli anni ha implementato.
È proprio quanto sta accadendo negli ultimi anni. Se in passato la complessità del sistema fiscale aveva focalizzato l’attività degli studi sull’assistenza tributaria, oggi lo Stato raccoglie i dati dei contribuenti, ai quali fornisce dichiarazioni precompilate, sostituendo il commercialista in questa funzione. Per non parlare poi della attività di consulenza dei Caf!
In una situazione come questa, e in un mondo come questo, è evidente che l’assistenza fiscale diventa e diventerà sempre più marginale e che pertanto il futuro del ruolo del commercialista sarà destinato ad evolversi. Anzi, possiamo tranquillamente parlare al presente, perché il futuro è già arrivato.
Ma evolversi in quale direzione? E in che modalità? Se è vero che un certo tipo di burocrazia “più meccanica” è quasi totalmente semplificata e digitalizzata, è anche vero che la complessità crescente in cui ormai operano tutte le imprese non permette una gestione né autonoma né priva di una strategia che possa permettere all’azienda di guardare al futuro.
Chi può occuparsi di tutto questo? Proprio il commercialista, la cui figura ha iniziato a diventare decisamente più consulenziale rispetto al ruolo “meccanico” del passato.
In particolare, il commercialista sta diventando colui che affianca l’imprenditore nella gestione dell’azienda fornendo le informazioni indispensabili per mantenere un sano equilibrio aziendale. Le recenti norme sugli assetti organizzativi e sulla crisi d’impresa, o ancora, le opportunità di Industria 4.0, sottolineano come l’imprenditore abbia una reale necessità di avere al suo fianco una figura che gli garantisca la conformità alle normative, che lo aiuti a scoprire e beneficiare delle agevolazioni disponibili per investire e crescere, individuando tutti gli strumenti utili per ampliarsi.
Guardiamo anche solo al periodo post pandemia e al PNNR: stiamo parlando di un mondo di informazioni, potenzialità, opportunità. Ma anche di un mondo complesso, che va decodificato e solo una figura come quella del commercialista può in questo momento dare un aiuto così professionale e concreto quando si tratta di questioni del genere. Capire cosa è meglio per un’impresa e non per un’altra, ascoltare i clienti e decidere con loro le strade da intraprendere, leggere, studiare, non smettere mai di conoscere il mondo che ci circonda e che cambia così rapidamente. Questo è il ruolo del commercialista del presente e lo sarà sempre di più nel futuro.
L’evoluzione della figura del commercialista ha comportato come diretta conseguenza la crescita di studi professionali strutturati in forma “associata”, nei quali è possibile unire professionisti specializzati, i quali sono in grado di affrontare le diverse tematiche che caratterizzano le aziende, ottenendone una visione che sia il meno frammentata possibile, grazie a un approccio completo e sistematico alle problematiche sottoposte alla loro attenzione.
Questo significa che l’evoluzione di un ruolo è anche l’evoluzione di un mondo, perché va a toccare realtà diverse, si compone, si rinnova e cresce ogni giorno di più. Ecco perché esercitare la professione di commercialisti oggi è più stimolante che mai. Potete rivedere veramente il vostro ruolo, avere idee, creare soluzioni e crescere. In fondo non sono questi gli ingredienti necessari per un lavoro che si ama?
Quello del commercialista è un ruolo veramente poliedrico, oltre che fondamentale per chiunque abbia un’azienda o eserciti una libera professione. Ma è anche un ruolo che è fortemente inserito nella contemporaneità: se il mondo cambia (e sta cambiando eccome!), il buon commercialista deve sempre sapere cosa fare, quando farlo e, all’occorrenza, reinventarsi utilizzando le tantissime skill che possiede e che negli anni ha implementato.
È proprio quanto sta accadendo negli ultimi anni. Se in passato la complessità del sistema fiscale aveva focalizzato l’attività degli studi sull’assistenza tributaria, oggi lo Stato raccoglie i dati dei contribuenti, ai quali fornisce dichiarazioni precompilate, sostituendo il commercialista in questa funzione. Per non parlare poi della attività di consulenza dei Caf!
In una situazione come questa, e in un mondo come questo, è evidente che l’assistenza fiscale diventa e diventerà sempre più marginale e che pertanto il futuro del ruolo del commercialista sarà destinato ad evolversi. Anzi, possiamo tranquillamente parlare al presente, perché il futuro è già arrivato.
Ma evolversi in quale direzione? E in che modalità? Se è vero che un certo tipo di burocrazia “più meccanica” è quasi totalmente semplificata e digitalizzata, è anche vero che la complessità crescente in cui ormai operano tutte le imprese non permette una gestione né autonoma né priva di una strategia che possa permettere all’azienda di guardare al futuro.
Chi può occuparsi di tutto questo? Proprio il commercialista, la cui figura ha iniziato a diventare decisamente più consulenziale rispetto al ruolo “meccanico” del passato.
In particolare, il commercialista sta diventando colui che affianca l’imprenditore nella gestione dell’azienda fornendo le informazioni indispensabili per mantenere un sano equilibrio aziendale. Le recenti norme sugli assetti organizzativi e sulla crisi d’impresa, o ancora, le opportunità di Industria 4.0, sottolineano come l’imprenditore abbia una reale necessità di avere al suo fianco una figura che gli garantisca la conformità alle normative, che lo aiuti a scoprire e beneficiare delle agevolazioni disponibili per investire e crescere, individuando tutti gli strumenti utili per ampliarsi.
Guardiamo anche solo al periodo post pandemia e al PNNR: stiamo parlando di un mondo di informazioni, potenzialità, opportunità. Ma anche di un mondo complesso, che va decodificato e solo una figura come quella del commercialista può in questo momento dare un aiuto così professionale e concreto quando si tratta di questioni del genere. Capire cosa è meglio per un’impresa e non per un’altra, ascoltare i clienti e decidere con loro le strade da intraprendere, leggere, studiare, non smettere mai di conoscere il mondo che ci circonda e che cambia così rapidamente. Questo è il ruolo del commercialista del presente e lo sarà sempre di più nel futuro.
L’evoluzione della figura del commercialista ha comportato come diretta conseguenza la crescita di studi professionali strutturati in forma “associata”, nei quali è possibile unire professionisti specializzati, i quali sono in grado di affrontare le diverse tematiche che caratterizzano le aziende, ottenendone una visione che sia il meno frammentata possibile, grazie a un approccio completo e sistematico alle problematiche sottoposte alla loro attenzione.
Questo significa che l’evoluzione di un ruolo è anche l’evoluzione di un mondo, perché va a toccare realtà diverse, si compone, si rinnova e cresce ogni giorno di più. Ecco perché esercitare la professione di commercialisti oggi è più stimolante che mai. Potete rivedere veramente il vostro ruolo, avere idee, creare soluzioni e crescere. In fondo non sono questi gli ingredienti necessari per un lavoro che si ama?
