La quarta rivoluzione industriale nelle aziende Tech.
Cos’è il gender gap?
Con il termine “gender gap” si indica il divario tra il genere maschile e quello femminile. Diversamente da quanto si pensi, il gender gap ha effetto su molte sfere sociali. Il Global Gender Gap Index analizza varie dimensioni tra cui:
- L’istruzione, ad esempio l’obbligo di frequenza, il raggiungimento di alti titoli di studi (in particolare il coinvolgimento nelle cosiddette materie STEM) e il tasso di scolarizzazione contribuiscono fortemente a definire un miglior assetto rispetto al fenomeno.
- L’emancipazione politica, la quale considera il numero di donne che riescono a ricoprire cariche istituzionali.
- La salute e la sanità sono settori che considerano l’aspettativa di vita e l’opportunità di accesso a cure specialistiche.
- L’opportunità economica, che riguarda tutta la sfera legata alla possibilità di trovare e mantenere una posizione lavorativa e avere opportunità eque per poter ricoprire cariche manageriali. (incidono su questo aspetto Gender Pay Gap, le percentuali di rappresentanza nel management e le flex policy.)
Ma cosa si intende per Gender Pay Gap?
Uno dei temi più noti e discussi in questo periodo è proprio questo, soprattutto nei paesi più industrializzati. Rispetto a questo tema, secondo gli studi, le donne arrivano a prendere fino al 16% in meno rispetto agli uomini a parità di ruolo.
Risulta sempre più cruciale nelle aziende il tema della DE&I ovvero la Diversity Equity ed Inclusion.
Nelle aziende, la DE&I strategy coinvolge tutte le diversità, comprensiva, per l’appunto, della disparità di genere. Perfino il MEF Ministero Economia e Finanza ha predisposto un documento che studia e analizza gli interventi che le aziende hanno in campo per ridurre il divario, (Guarda il video sulla DE&I strategy in Wolters Kluwer). Infatti, il PNRR dispone proprio di risorse per contribuire a tutte quelle azioni che potrebbero avere effetti positivi nella riduzione dei divari a favore delle donne.
Tra le azioni citate anche dal Ministero delle Pari Opportunità c’è la Certificazione per la parità di Genere. La certificazione, si legge sul sito, avviene su base volontaria e su richiesta dell’impresa. Al rilascio della certificazione provvedono gli organismi di certificazione accreditati che operano sulla base della prassi UNI/PdR 125:2022. Ad oggi le aziende certificate sono poco più di 1600 si legge sul sito.
Oltre alle importanti azioni formali, sono molteplici e importanti le azioni e le attività che si possono attuare per sensibilizzare e coinvolgere le popolazioni aziendali contribuendo a diffondere la cultura sul tema.