Intelligenza Artificiale Commercialisti
Finanza e GestioneFisco, Contabilità e Paghe26 settembre, 2024

Pronti per la rivoluzione AI? Prepara il tuo studio all'Intelligenza Artificiale

L'Intelligenza Artificiale (o AI) è una delle rivoluzioni tecnologiche più significative del nostro tempo, con impatti profondi non solo sul mercato del lavoro, ma anche in vari settori della società.
Definita dall'Unione Europea una “tecnologia digitale per eseguire compiti che richiedono intelligenza umana”, come il ragionamento, l’apprendimento e il problem solving, l’Intelligenza Artificiale sta ridisegnando il panorama lavorativo, portando con sé opportunità che richiedono un adeguamento collettivo a nuove dinamiche.

L’avvento dell’Intelligenza Artificiale

L’Intelligenza Artificiale, chiamata anche "rivoluzione silente", affonda le radici nel secolo scorso con pionieri dell’informatica come Alan Turing, ed ha attraversato nel tempo periodi di entusiasmo e delusione (i cosiddetti "inverni dell'AI"). 
Dai primi anni ‘2000, però, tecnologie come big data (grandi volumi di dati complessi raccolti da diverse fonti), machine learning (metodo che insegna ai computer a risolvere problemi con l'esperienza) e reti neurali (sistemi computazionali ispirati al cervello umano) ne hanno segnato la rinascita, con un impatto tangibile in settori come sanità, finanza, energia e produzione. 
In Italia, l'adozione dell'AI ha aumentato l'efficienza e la produttività, ma ha sollevato interrogativi sulla sostenibilità del mercato del lavoro. Globalmente, circa il 55% delle organizzazioni ha adottato soluzioni di AI, con un 23% che le attribuisce almeno il 5% dei propri utili. Con uno storico simile, l’AI non è più un semplice strumento di lavoro, ma un vero e proprio alleato dei professionisti.

L’intelligenza Artificiale al servizio della contabilità

L’AI sta prendendo piede in diversi campi, e trova il suo spazio anche nel mondo della contabilità, dove sta trasformando e facilitando la professione a commercialisti, esperti contabili e revisori: immaginiamo di avere a disposizione uno strumento che elabora enormi quantità di dati in pochi secondi, che conosce tutte le normative più aggiornate e le applica mentre revisiona i documenti da noi elaborati, che rileva subito le irregolarità e tiene un calendario delle attività e delle scadenze fiscali, tanto per citare alcuni dei vantaggi. 
I software che applicano Intelligenza Artificiale per l’automazione dei processi sono uno strumento potente a disposizione dei professionisti contabili, che così possono automatizzare:

  1. Controllo: L'AI verifica le fatture e individua le eventuali anomalie, migliorando il controllo in tempo reale grazie al deep learning (metodo di AI che insegna ai computer a ragionare come un cervello umano)
  2. Revisione e Audit: Automatizza l'audit e la raccolta dati, identificando aree ad alto rischio, anomalie nei registri e frodi con audit predittivi.
  3. Chiusura mensile/trimestrale: Accelera la chiusura contabile con maggiore precisione, permettendo analisi rapide e impeccabili.
  4. Insight consulenziali: Aggrega dati complessi da varie fonti, monitorando ad esempio cambiamenti di prezzo tra vari fornitori.
  5. Dichiarazioni dei redditi: Riduce la possibilità di errori e migliora la conformità alle normative fiscali.
  6. Chatbot AI: Risolve domande comuni degli utenti, come ad esempio scadenze delle fatture e saldi contabili.

Con l'AI, si può ottimizzare il rendimento complessivo dello Studio: l’automazione dei processi migliora la precisione eliminando il rischio di errori umani e identificando tendenze che potrebbero sfuggire al revisore, soprattutto sotto stress. I contabili possono trovare più facilmente opportunità di risparmio fiscale, individuare rischi finanziari e suggerire strategie di investimento specifiche. L’AI facilita la previsione dei trend finanziari futuri, permettendo ai consulenti d’azienda di pianificare e agire in anticipo, gestendo le finanze dei propri clienti in modo più oculato. Sulla base dei dati elaborati dall’AI, gli studi possono anche sviluppare nuovi servizi, soluzioni e strumenti su misura. 

Insomma, l'automazione dei processi offre nuove opportunità di consulenza migliorando sensibilmente la qualità dell’offerta.

Un processo evolutivo ricco di sfide

Nonostante i vantaggi appena visti, l’Intelligenza Artificiale non è ancora così diffusa nel mondo lavorativo, e viene spontaneo chiedersi perché. Tanto per cominciare, esiste un divario tra Grandi Imprese (61%) e PMI (15%), dovuto sicuramente ai costi alti che implica l’adeguamento all’utilizzo della tecnologia. Ma non è l’unico neo: sono in molti a temere che l'intelligenza artificiale possa sostituire i professionisti della contabilità. 

Da un’indagine condotta da Rightworks nel 2022, è emerso che il 73% dei contabili intervistati non utilizza l'AI, e il 35% afferma di non avere intenzione di adottarla in futuro. Le principali preoccupazioni riguardano la precisione delle informazioni (58%) e la privacy (55%), ma anche la difficoltà di utilizzo (14%). Riguardo alla percezione dei benefici, tra i contabili informati, il 53% si aspetta risparmi sul personale e il 70% crede che l'AI migliorerebbe il servizio al cliente, i meno informati, invece, hanno meno consapevolezza dei vantaggi; infatti, i numeri scendono rispettivamente al 35% e 48%.

Tuttavia, l’AI non è stata sviluppata per sostituire l’uomo, ma per supportarlo: è complice nell'operatività, migliora con e per il professionista. Grazie all’AI, i professionisti possono concentrarsi su compiti a più alto valore aggiunto, approfondire il ruolo di consulenti strategici e diventare fondamentali per il progresso delle aziende clienti.

E poi, per quanto la digitalizzazione dei sistemi contabili, si eliminano i compiti più banali facilitando i rapporti con il fisco, nulla può sostituire il pensiero e il giudizio umano: il valore dei professionisti contabili risiede nell’analisi critica, nell’interpretazione dei dati e nella consulenza strategica. Ecco perché gli esperti sono e continueranno ad essere fondamentali, sia nella valutazione dei risultati generati dall’IA che nell’elaborazione di strategie per i propri clienti.

Un’opportunità da cogliere con gli strumenti giusti

L’AI è già realtà nello scenario fiscale, e le previsioni dicono che lo sarà sempre di più: basti pensare al progetto sperimentale PRODIGIT, dal 2018 operativo nel consiglio di Presidenza della Giustizia Tributaria volto a innovare e digitalizzare i servizi offerti; oppure all’algoritmo VERA, introdotto nel luglio 2022 dall’Agenzia delle Entrate per supportare la prevenzione dell’evasione fiscale.

Gli scenari applicativi dell’Intelligenza Artificiale nel campo della contabilità sono innumerevoli, una possibilità di upgrade da sfruttare appieno per migliorare l’operatività quotidiana. Ciò che il mondo professionale richiede oggi al commercialista è di acquisire quelle competenze utili per il corretto utilizzo dello strumento, così come dei software che integrano Intelligenza Artificiale, per poter guidare l’adeguamento dello studio contabile.

Intelligenza artificiale nel settore contabile: cosa ne pensano gli Studi? 

Le soluzioni digitali del futuro saranno sempre più integrate con l'intelligenza artificiale. Su questo tema il team di Laboratorio Aziende, uno Studio professionale di Alessandria che opera da oltre 40 anni, ha le idee molto chiare:

“L’AI sarà una caratteristica digitale da domare. Utile, ma sarà uno strumento da gestire. A tendere aumenteranno di intensità e di diffusione, ma saranno, a nostro avviso, tecnologie che faciliteranno la collaborazione con la clientela e che arricchiranno le possibilità del commercialista quale vero e proprio consulente d’impresa. Tutta la tecnologia digitale è, e sarà sempre più, importante per la nostra professione ma non sarà mai sostitutiva delle capacità di un commercialista. Il ruolo del professionista è in fase evolutiva e le tecnologie aiutano al cambiamento e alla transizione. Come è stato utile e migliorativo passare all’architettura in cloud da quella on premise, sarà utile e migliorativo farsi supportare da software innovativi e, perché no, dotati di AI. Ma l’esperienza, la capacità di interpretare e di sviluppare scenari aderenti alle realtà imprenditoriali locali sono ancora una prerogativa del commercialista umano.”
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