Con la Riforma del Terzo Settore a cambiare sarà anche il lavoro dei professionisti che annoverano tra i propri clienti Associazioni, Fondazioni, Cooperative, Imprese Sociali e in generale tutti gli operatori che si muovono nel non profit.
Come per le società e gli altri soggetti non profit anche gli Enti
del Terzo settore (ETS) avranno l’obbligo di redigere il proprio
bilancio consuntivo utilizzando schemi uniformi a
partire dall’esercizio 2021. Vengono così poste le basi per una maggiore
uniformità delle modalità di rendicontazione delle risorse economiche e
finanziare che a vario titolo pervengono agli enti di terzo settore. Cos'è il Terzo Settore?
Per Terzo Settore si intende il complesso degli enti privati costituiti per il perseguimento, senza scopo di lucro, di finalità civiche, solidaristiche e di utilità sociale.
Timeline dei principali cambiamenti
La time line che segue indica i principali cambiamenti a cui il professionista può riferirsi relativamente alla riforma degli Enti Terzo Settore:
- 1 gennaio 2021: gli ETS dorranno adottare nuovi schemi di bilancio
- 31 marzo 2021: modifica statuti per rientrare nel Registro Unico
- aprile 2021: nascita del RUNTS, il Registro Unico degli Enti Terzo Settore
- gennaio 2022: inizio di attuazione delle norme fiscali collegate agli ETS
- aprile 2022: deposito dei Bilanci ETS nel RUNTS
Registro Unico Enti Terzo Settore (RUNTS)
Il nuovo Registro nazionale per gli Enti del Terzo Settore (denominato RUNTS) abroga di fatto tutti gli elenchi esistenti, delegati a oggi a Regioni e associazioni di categoria. Per rientrare nel RUNTS, gli Enti del Terzo Settore - ETS- dovranno rispettare determinate condizioni, la prima delle quali è avere uno statuto conforme alle regole imposte dal Codice del Terzo Settore.
Le nuove categorie
Precisi parametri definiscono chi realmente svolge un’attività di utilità sociale e quindi, di conseguenza, vengono escluse alcune categorie che fino ad oggi beneficiavano di agevolazioni per effetto dalla loro forma giuridica e fiscale, pur non perseguendo attività di utilità sociale (fondazioni bancarie, associazioni professionali o di categoria, partiti politici, sindacati e quegli enti religiosi che non rientrano nelle attività previste dal codice del terzo settore).
- organizzazioni di volontariato (Odv);
- associazioni di promozione sociale (Aps);
- imprese sociali (incluse le attuali cooperative sociali);
- enti filantropici;
- reti associative;
- società di mutuo soccorso;
- altri enti (associazioni riconosciute e non, fondazioni, enti di carattere privato senza scopo di lucro, diversi dalle socie
Nuovi schemi di Bilancio
L’associazione dovrà d’ora in poi, con l’ingresso nella riforma del terzo settore, pubblicare i propri documenti di bilancio sul Registro Unico del Terzo Settore. In particolare questo dovrà avvenire in base alle dimensioni dell’associazione, ovvero quando le entrate:- <= 220.000 euro devono redigere un rendiconto di cassa (entrate e uscite) da depositare presso il Registro unico del terzo settore e pubblicare nel proprio sito internet;
- >= 220.000 euro devono redigere il bilancio di esercizio.composto da stato patrimoniale, rendiconto gestionale e relazione di missione;
- > 1.000.000 euro devono redigere il bilancio di esercizio (stato patrimoniale, rendiconto finanziario e relazione di missione), il bilancio sociale (seguendo le linee guida ministeriali).