The Finance Experience: “(Non) Abbiamo sempre fatto cosi” con Anna Maria Lettini
Il “cambiaménto” dalla definizione del Dizionario Treccani è “Il cambiare, il cambiarsi: specifico nelle abitudini, nel carattere e simili”.
Anche in un ambito fortemente normato come il Finance, il cambiamento, l'innovazione tecnologica sono elementi centrali. In questo contesto talvolta cambiare diventa una necessità, per stare al passo con le evoluzioni del mercato e con la crescita della propria azienda.
Secondo lo studio globale 2022 di Workday, si evidenzia come i CFO siano consapevoli della cultura aziendale e, al contempo, della necessità di trasformarla. Infatti, il 24% dei responsabili Finance afferma che l'elemento più importante di cui hanno bisogno per accelerare i cicli di pianificazione è dotarsi di una tecnologia che li aiuti a integrare e riunire i dati finanziari e operativi.
Metodologie e processi devono, quindi, essere ripensati, riprogettati e innovati. Ma se davanti alla richiesta di cambiamento, la risposta fosse “abbiamo sempre fatto così”?
Anna Maria, le origini del tuo percorso professionale nascono quando, ancora studentessa di Ragioneria, affascinata dall'eleganza delle consulenti che collaboravano con l’azienda paterna decidi che saresti diventata tu stessa una consulente. Da quegli anni al 2023, come è cambiato il tuo lavoro? E, in particolare, che impatto ha avuto la tecnologia nelle evoluzioni dei processi aziendali?
Sono figlia di imprenditori e ho sempre avuto la fortuna, durante il percorso scolastico, di approcciarmi a quello che era il mondo imprenditoriale. La cosa che mi ha sempre affascinato all'interno dell'azienda di famiglia erano i consulenti, donne col tailleurino e uomini in giacca e cravatta che venivano in azienda. E mi sono sempre detta da grande farò il consulente. O meglio ancora, farò il revisore dei conti. Ho avuto subito le idee chiare: ho fatto un percorso universitario, sono laureata in economia e legislazione per l'impresa e ho avuto la fortuna di entrare in una delle Big Four in campo di revisione contabile.
Sono rimasta 14 anni in Deloitte dove ho imparato il rispetto dei ruoli, il rispetto della gerarchia e questo mi serve oggi giorno per capire tutte le realtà aziendali. Sono partita da un foglio di 14 colonne a fare le attività di revisione, dalla carta, che diciamo era la nostra materia prima. Durante questi anni, a un certo punto, è arrivata la tecnologia in nostro aiuto, ad implementare tutto il sistema. Mi sono quindi approcciata a un file Excel. Questi file devono parlarsi tra di loro e ci hanno permesso non solo di fare le attività di revisione, ma anche di automatizzare una serie di processi che prima erano manuali.
La tecnologia ti aiuta a dire "manca questo" e a tirar fuori tutta una serie di elaborazione dati che prima non ci potevamo permettere perché eravamo sulla carta.
Fatto il primo giro di implementazione, c'è stato l'aggiornamento della tecnologia stessa e ricordo ancora quando siamo passati ad un processo di revisione in maniera evolutiva che abbracciava non solo la realtà nazionale dove lavoravo ma quella mondiale. Abbiamo dovuto testare tutto questo processo evolutivo, lavorando sicuramente in maniera più precisa, puntuale e più completa. Si possono fare tutta una serie di analisi che non si potevano fare semplicemente sulla carta. Sicuramente la tecnologia aiuta anche il confronto con quello che è parte di una squadra con il team di lavoro.
Quindi, per il processo di Digital Transformation è necessario poter avere a supporto una componente tecnologica in grado di rispondere efficacemente alle esigenze aziendali. Ma credi ci siano anche altri fattori determinanti?
A mio giudizio il fattore principale è il cambio di mentalità. Ricordiamoci sempre che siamo italiani, siamo aziende italiane dove ancora nella maggior parte dei casi c'è l'imprenditore persona fisica, e l'imprenditore è abituato a lavorare secondo le vecchie regole. Avere un approccio con un cambio di mentalità che deve arrivare dall'alto per potersi calare su tutta la struttura aziendale è fondamentale. Io devo dire che dopo i miei 14 anni di società di revisione mi sono approcciata ad altre aziende e il ruolo fondamentale per poter rispondere ad un processo di digital transformation è stato il cambio di mentalità. Ma se il cambio di mentalità non arriva dal vertice, non può diffondersi all'interno dei reparti aziendali.
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