Le catene di approvvigionamento hanno subito cambiamenti imponenti nell’arco degli ultimi due anni, mentre la pandemia e i suoi effetti si manifestavano con enormi conseguenze economiche sui Paesi e sulle imprese di tutto il mondo. Nonostante molti dei trend e delle best practice attuate negli ultimi due nella gestione degli approvvigionamenti e nella pianificazione della domanda saranno ancora presenti nel 2022, non mancheranno comunque grandi evoluzioni e cambiamenti. Inoltre, con il persistere della pandemia, degli eventi geopolitici e di altri fattori di instabilità, i supply chain planner devono prepararsi a una maggiore variabilità e volatilità dell'offerta, della domanda, della produzione e delle vendite e operation (S&OP).
In questo articolo, analizziamo ciò che i supply chain planner devono sapere per prepararsi ad affrontare la turbolenza dei prossimi anni:
Necessità di resilienza
Quando è coinvolta la supply chain, per vincere la partita la parola chiave è: resilienza. I ritardi nelle forniture di materie prime, la carenza di manodopera, la chiusura delle fabbriche, i limiti di capacità continuano a costringere le aziende a stravolgere i loro piani. In un rapporto del Capgemini Research Institute, il 62% degli intervistati ha affermato che, dopo il COVID-19, la resilienza della catena di approvvigionamento è stata la priorità chiave per la propria organizzazione e ben il 57% prevede di investire ancora per incrementare ulteriormente la resilienza della supply chain.
Un'azienda può aumentare la resilienza della propria catena di approvvigionamento migliorando l'agilità, la diversificazione, lo scenario planning e la visibilità. L'agilità rispecchia la rapidità con cui un'azienda è in grado di cambiare strategia e ad adattarsi ai nuovi scenari quando si verificano determinate criticità come volatilità della domanda, l'aumento e la diminuzione improvvisa della produzione o la creazione di nuovi canali di distribuzione. La diversificazione si applica al sourcing dei prodotti e dei fornitori utilizzati per acquisire beni o materie prime, mentre lo scenario planning include elementi come il planning della domanda (demand planning) e la capacità di prepararsi per eventi previsti e imprevisti.
Visibilità su tutta la supply chain
Da sempre, la visibilità sulla catena di approvvigionamento è un aspetto importante; inoltre, prima dei numerosi dissesti del 2020 e 2021, era un tema di crescente popolarità. Secondo Forbes, il 92% dei professionisti della supply chain ha affermato che la visibilità sulla propria catena di approvvigionamento è importante per il successo; tuttavia, solo il 27% ha raggiunto tale visibilità.
Oltre a permettere lo scenario planning, che consente di prepararsi e prevenire l'impatto dei problemi e gestire al meglio l’incertezza e l’imprevedibilità , la visibilità sulla supply chain permette anche il pieno allineamento con i piani dell'intera azienda. Un planning della supply chain che sia collegato, unificato e integrato con le altre funzioni, permette ai diversi team della tua organizzazione di avere visibilità su dati, piani e decisioni, dall’inizio alla fine del processo.
La visibilità sulla supply chain può inoltre aiutare a migliorare l'esperienza complessiva del cliente con l’azienda perché facilita la comunicazione puntuale di eventuali problemi relativi a carenze di scorte e agli ordini arretrati.
Capacità e costi vs. tempestività
Non molto tempo fa, la maggior parte dei planner della catena di approvvigionamento (supply chain planner) dava priorità alla tempestività, scegliendo i fornitori che potevano consegnare i prodotti il più velocemente possibile. I problemi di approvvigionamento che si sono verificati in tutto il settore della supply chain stanno portando i planner a considerare fornitori diversi, al fine di garantire continuità nei rifornimenti. Mentre in passato le organizzazioni effettuavano valutazioni e prendevano decisioni sulle performance puntuali dei fornitori, ora l'attenzione è totalmente rivolta a mantenere in movimento la supply chain e a un ritmo che sia il più ragionevole possibile.
Miglioramento dell'accuratezza delle previsioni
Una previsione accurata è fondamentale per la gestione della catena di approvvigionamento ed è essenziale integrarla con un planning delle vendite e delle operation (S&OP). La precisione delle previsioni relative alla domanda può essere acquisita grazie all’impiego di diversi modelli e, soprattutto, attingendo ai dati multipli delle fonti presenti in tutta l’organizzazione. Attraverso la giusta strategia e avvalendosi dei processi e degli strumenti adeguati, i planner possono estrapolare e condividere rapidamente i dati, aggiungendo maggiore valore al business.
Costante adozione della tecnologia cloud e dell’AI
Nel 2022, le aziende continueranno a implementare modalità tecnologiche per supportare la gestione della catena di approvvigionamento end-to-end. Si prevede che AI, machine learning e piattaforme cloud aiuteranno a identificare pattern, selezionare i metodi di forecasting più idonei e, quindi, assistere meglio i planner nella risoluzione in tempo reale dei problemi della catena di approvvigionamento. Questo permetterà ai supply chain planner di focalizzarsi sul business invece impegnare il loro tempo a setacciare enormi data set.
Tante catene di approvvigionamento operano su scala globale e spesso mancano di visibilità a livello micro. Il potenziamento della supply chain attraverso tecnologie analitiche avanzate può aiutare a migliorare il processo di planning, oltre a favorire la creazione di un legame simbiotico con fornitori, partner e clienti. In tempi così imprevedibili, l'utilizzo di una tecnologia adeguata alla catena di approvvigionamento offre un interessante margine competitivo, in quanto consente di pianificare con successo le operazioni per avere un impatto positivo a livello di top e bottom line.
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