Future Ready Lawyer 2024
Legale24 ottobre, 2024|Aggiornatoottobre 24, 2024

La GenAI ora è realtà

La Ricerca Wolters Kluwer Future Ready Lawyer 2024 rivela che l'intelligenza artificiale generativa (GenAI) non è più un optional, ma una realtà nel settore legale. Per rimanere rilevanti e fornire servizi efficienti, i professionisti legali devono applicare efficacemente questa tecnologia al loro lavoro. Ma nonostante i promettenti vantaggi, l'implementazione di GenAI non è priva di sfide.

Secondo la Future Ready Lawyer Wolters Kluwer, il 76% dei professionisti legali nei dipartimenti legali aziendali e il 68% negli studi legali utilizzano GenAI almeno una volta alla settimana, mentre il 35% nei dipartimenti legali aziendali e il 33% negli studi legali la utilizzano quotidianamente.

L'uso principale della GenAI è per i processi legali che comportano la gestione di una quantità significativa di informazioni dettagliate, per aumentare l'efficienza e ridurre le attività manuali. La ricerca legale, l'analisi e l'automazione dei documenti stanno diventando sempre più guidate dall'intelligenza artificiale grazie alla capacità della GenAI di elaborare rapidamente grandi set di dati.

Le sfide dell'implementazione della GenAI

Nonostante i promettenti vantaggi, l'implementazione della GenAI non è priva di sfide. "La sfida più grande che gli avvocati devono affrontare nell'implementazione della GenAI è la paura, e questa paura è guidata dalla mancanza di comprensione", afferma Robert Ambrogi, editore del blog LawSites/podcast LawNext. "I leader degli studi legali hanno un ruolo fondamentale da svolgere nell'aiutare a superare queste paure".

Inoltre, l'integrazione della GenAI nei flussi di lavoro esistenti presenta un ostacolo significativo, con il 37% dei dipendenti degli studi legali e il 42% delle loro controparti aziendali che riscontrano difficoltà. Anche i problemi di fiducia sui risultati della GenAI e le preoccupazioni etiche relative all'intelligenza artificiale e alla privacy dei dati sono problemi significativi per circa il 37% degli studi legali e il 41% dei professionisti dei dipartimenti legali.

Parte della sfida relativa all'integrazione della GenAI è sapere come utilizzare la tecnologia per sfruttarla in modo responsabile, etico e con il massimo effetto. C'è un consenso schiacciante sull'importanza della formazione sulla GenAI: il 71% dei partecipanti al sondaggio afferma di essere già tenuto a partecipare a una formazione formale o che sarà tenuto a farlo entro il prossimo anno. Tuttavia, il 30% degli studi legali e dei dipartimenti legali intervistati ha indicato che le loro organizzazioni non offrono attualmente tali programmi di formazione.


Il futuro della GenAI nella pratica legale

Nonostante queste sfide, il potenziale impatto positivo della GenAI è innegabile. Più della metà degli studi legali (58%) e quasi tre quarti dei dipartimenti legali aziendali (73%) pianificano di aumentare significativamente i propri investimenti in AI nei prossimi tre anni.

Tuttavia, è importante notare che mentre l'AI può gestire molte attività di routine, la necessità di professionisti legali qualificati in grado di fornire consulenza strategica, formulare giudizi legali complessi e gestire relazioni sfumate con i clienti rimane forte. La pratica legale implica un alto grado di pensiero critico, intelligenza emotiva, giudizio etico e interazione con il cliente: tutte aree in cui la competenza umana è indispensabile.

Mi aspetto che gli avvocati siano attenti e cauti nel modo in cui le tecnologie digitali vengono adottate e utilizzate. L'intelligenza artificiale, come altre tecnologie digitali, può presentare numerose sfide che gli avvocati devono affrontare, tra cui considerazioni etiche. Gli avvocati devono considerare attentamente, ad esempio, come gli strumenti di intelligenza artificiale potrebbero influenzare le questioni di riservatezza e privilegio avvocato-cliente", afferma Janet LeVee, Vice President e Associate General Counsel, Wolters Kluwer Legal & Regulatory.

Per leggere il Report, scarica la Ricerca Wolters Kluwer Future Ready Lawyer 2024 >>

Wolters Kluwer Future Ready Lawyer 2024
Innovazione giuridica: cogliere il futuro o restare indietro?
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