"Negli ultimi decenni si è assistito, a fronte di un crescente progresso scientifico e tecnologico che ha caratterizzato la medicina moderna, a un processo di progressiva specializzazione delle competenze mediche. Contemporaneamente, con l'allungamento della vita media e il conseguente incremento di pazienti affetti da malattie croniche spesso concomitanti, è diventato sempre più necessario, nell'ambito di un ospedale per acuti, poter contare su reparti di medicina interna in grado di farsi carico del paziente "polipatologico" e di quello "anziano fragile" o, più semplicemente, del paziente che non rientra nella sfera di competenza di alcun reparto specialistico."
È questa la descrizione della mission del reparto di Medicina II dell'Ospedale di Busto Arsizio, guidato da Dott. Guido Bonoldi, che ha avuto modo di utilizzare UpToDate duranta la visita di una paziente presso il suo Ambulatorio di Medicina Interna.
Il Caso Clinico
"La paziente, di circa ottant'anni, mi era stata inviata in ambulatorio dal medico curante per delle alterazioni a livello della cute di non univoca interpretazione. (Il medico curante non aveva mai visto un caso del genere e aveva deciso di consultare un internista). La paziente aveva in anamnesi un'isterectomia e un intervento per prolasso vaginale, un infarto miocardico nel 2007 trattato con angioplastica più impianto di stent sull'arteria discendente anteriore, poi seguito da intervento di by-pass aorto-coronarico, una flebite nel febbraio dello stesso anno trattata con EBPM, e un ulteriore episodio di flebite a risoluzione spontanea in seguito.