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Finanza e GestioneESG04 settembre, 2024

Reporting delle emissioni di anidride carbonica: Scope 1, 2 e 3

La richiesta di un mondo più verde, sostenibile ed etico non fa che aumentare. E con essa, anche la necessità di procedere verso una decarbonizzazione diventa una priorità.

Per raggiungere l'obiettivo dell'Accordo di Parigi di limitare l'aumento della temperatura a 1,5 gradi al di sopra dei livelli preindustriali e per raggiungere l'obiettivo delle Nazioni Unite del net zero entro il 2050, è necessaria una riduzione delle emissioni di gas serra di circa il 45% rispetto ai livelli del 2010 entro il 2030. Di conseguenza, gli investitori considerano la decarbonizzazione un fattore determinante e chiedono alle organizzazioni di rendere note le emissioni di anidride carbonica e i loro piani per ridurle.

La misurazione delle emissioni di gas a effetto serra (GHG) è molto complessa, sia in termini di raccolta dei dati che di elaborazione degli stessi. 

In questo articolo esploreremo il protocollo GHG, le complessità che circondano i dati sulle emissioni di anidride carbonica e l'importanza delle metriche GHG, considerando i quadri e le normative in evoluzione come la CSRD e gli IFRS.

Disclosure delle emissioni di anidride carbonica: protocollo GHG ed emissioni per Scope 1, 2 e 3

Il protocollo GHG è lo standard di contabilizzazione dei gas serra più utilizzato dalle aziende. Fornisce alle aziende e ai governi gli standard, le linee guida, strumenti e formazione per aiutare a misurare le emissioni di gas serra che causano il riscaldamento globale. È noto anche come “carbon accounting” perché fornisce un quadro standardizzato per la misurazione e la rendicontazione delle emissioni di gas a effetto serra, analogamente a come il financial accounting prevede la misurazione e la rendicontazione delle transazioni finanziarie.

Informazioni sul protocollo GHG

  • Più di 9/10 delle aziende Fortune 500 utilizzano il protocollo GHG.
  • Il protocollo GHG è un protocollo internazionale sviluppato dal World Business Council for Sustainable Development (WBCSD) e dal World Resources Institute (WRI). È stato sviluppato con il contributo di organizzazioni ed esperti di oltre 40 Paesi, il che lo rende uno degli standard ambientali più collaborativi a livello globale.
  • Il protocollo GHG è in uso da oltre 20 anni.
  • Oltre alle aziende e ai governi, il Protocollo GHG è stato utilizzato da città, università e persino squadre sportive per misurare e ridurre la propria carbon footprint.
  • Il protocollo GHG identifica sei principali gas a effetto serra:
    • Anidride carbonica (CO2)
    • Metano (CH4)
    • protossido di azoto (N2O)
    • Idrofluorocarburi (HFC)
    • Perfluorocarburi (PFC)
    • Esafluoruro di zolfo (SF6)
  • Seguendo il protocollo GHG, le aziende sono più vicine ad allinearsi agli obiettivi dell'Accordo di Parigi. 
  • Il protocollo GHG ha ispirato lo sviluppo di tecnologie e pratiche innovative volte a ridurre le emissioni, come processi produttivi più efficienti e supply chain più ecologiche.

 Il protocollo GHG ha tre ambiti di applicazione

 Emissioni per Scope 1

Le emissioni per Scope 1 sono emissioni dirette. Le emissioni dirette provengono da fonti di proprietà dell'azienda e possono comprendere:

  • Emissioni da veicoli della flotta
  • Emissioni da fonti fisse come inceneritori, forni o caldaie
  • Emissioni di produzione o di lavorazione
  • Emissioni chimiche
  • Emissioni fuggitive, come il metano dalle miniere di carbone o l'elettricità prodotta dalla combustione del carbone

 Emissioni per Scope 2

Le emissioni per Scope 2 sono emissioni indirette. Le emissioni indirette sono rilasciate dall'energia acquistata, ad esempio elettricità, vapore, riscaldamento e raffreddamento. L'emissione effettiva è spesso prodotta in un'altra struttura, a seguito del consumo dell'azienda.

Emissioni per Scope 3

Le emissioni per Scope 3 sono ulteriori emissioni indirette che sono al di fuori del controllo dell'organizzazione, ma sono comunque il risultato delle operazioni, dei dipendenti e degli acquisti dell'organizzazione.

Le emissioni per Scope 3 sono classificate come a monte e a valle e ulteriormente suddivise in 15 categorie:

Emissioni a monte:

Beni e servizi acquistati

Beni strumentali

Attività legate ai combustibili e all'energia (non incluse nello Scope 1 o 2)

Trasporto e distribuzione a monte

Rifiuti generati durante le operazioni

Viaggi di lavoro

Pendolarismo dei dipendenti

Attività in leasing a monte

Emissioni a valle:

Trasporto e distribuzione a valle

Lavorazione dei prodotti venduti

Utilizzo dei prodotti venduti

Trattamento di fine vita dei prodotti venduti                                                

Beni in leasing a valle

Franchising

Investimenti

 

 
Il Protocollo GHG prevede sette standard, 4 dei quali si applicano ad aziende e organizzazioni: 

  1. Standard di rendicontazione contabile aziendale: Guida per le aziende che effettuano la disclose delle emissioni.
  2. Protocollo di progetto: Guida per la misurazione delle riduzioni derivanti dai progetti di mitigazione.
  3. Standard della value chain aziendale: Guida per la misurazione e la rendicontazione delle emissioni per Scope 3 dell'intera value chain, comprese le attività a monte e a valle.
  4. Standard di prodotto: Guida per le aziende che valutano le emissioni del ciclo di vita di un prodotto.

CCH Tagetik ESG & Sustainability Software

L’attenzione alla gestione degli standard normativi e una gestione strategica del Report ESG, consente alle aziende di migliorare le performance di business e sostenibilità. 

Perché i CFO dovrebbero dare priorità alla carbon emissions disclosure

Il protocollo GHG è stato istituito per aiutare le organizzazioni a identificare le aree con i livelli più elevati di emissioni, in modo che possano agire per fissare obiettivi di riduzione e decarbonizzare le proprie attività

Gli stakeholder esterni, come le autorità di regolamentazione, gli enti finanziari, gli investitori e i consumatori, fanno sempre più spesso riferimento ai KPI sulle emissioni di anidride carbonica per comprendere gli sforzi compiuti da un'azienda per ridurre il proprio impatto ambientale. Le performance in termini di emissioni di anidride carbonica, quindi, influenzano la capacità di un'azienda di ottenere finanziamenti, garantire investimenti e vendere prodotti

In sintesi, ecco 3 motivi per cui la carbon emissions disclosure dovrebbe essere tra le priorità del CFO:

1. Soddisfare la domanda degli investitori

Poiché l’ESG diventa parte integrante delle decisioni di investimento, gli investitori cercano sempre più trasparenza e dati affidabili sulle emissioni di anidride carbonica per valutare la sostenibilità a lungo termine delle aziende. 

Un report di Morgan Stanley ha rilevato che il 77% degli investitori è interessato a fondi che producano rendimenti finanziari e un impatto sociale/ambientale positivo. Oltre la metà aumenterà i propri investimenti sostenibili nei prossimi 12 mesi. 

2. Aderire al panorama normativo 

I quadri e le normative in evoluzione, come la Corporate Sustainability Reporting Directive (CSRD) e gli International Financial Reporting Standards (IFRS) S1 e S2, sottolineano la necessità di una solida disclosure delle emissioni di anidride carbonica e incoraggiano le aziende ad adottare pratiche di reporting standardizzate

A differenza di altri standard, la CSRD e gli IFRS S1 e S2 si concentrano sulla materialità, richiedendo alle organizzazioni di riportare le implicazioni finanziarie dei fattori ESG sull'azienda e il modo in cui le operazioni dell'azienda hanno un impatto sul mondo

3. Preservare la reputazione di un'organizzazione

La reputazione gioca un ruolo fondamentale nella determinazione del valore di un'azienda: alcuni dirigenti attribuiscono alla reputazione il 63% del suo valore di mercato. Un reporting trasparente delle emissioni di anidride carbonica dimostra l'impegno dell'azienda nei confronti della sostenibilità, migliorando la sua reputazione e favorendo relazioni più solide con gli stakeholder.

Le sfide della disclosure delle emissioni di anidride carbonica

Il protocollo GHG ha uno scopo essenziale, ma la raccolta e la misurazione dei dati sulle emissioni di anidride carbonica richiede tempo e risorse per molte organizzazioni. 

I dati sulle emissioni di anidride carbonica possono risiedere in vari sistemi all'interno di un'azienda, suddivisi per linea di business, dipartimento e filiale. Inoltre, potrebbero essere esterni all'organizzazione, aggiungendo un ulteriore livello di complessità, comunicazione e sistematizzazione. Oppure, potrebbero essere limitati e richiedere indagini e ricerche.

Le sfide della disclosure delle emissioni di anidride carbonica possono essere riassunte come segue:

Problemi di disponibilità dei dati
I dati sulle emissioni di anidride carbonica coinvolgono molti stakeholder e value chain complesse. Raccogliere i dati da sistemi, stakeholder e strutture organizzative complesse è un compito di ampia portata. 

Qualità e coerenza dei dati
Garantire l'affidabilità e la coerenza dei dati provenienti da varie fonti può essere impegnativo, soprattutto quando si ha a che fare con operazioni e filiali internazionali.

Catene del valore complesse

Le emissioni per Scope 3, che spesso contribuiscono in misura maggiore alla carbon footprint di un'azienda, presentano notevoli difficoltà di misurazione in quanto si estendono a variabili che sfuggono al controllo diretto dell'azienda. Può essere estremamente difficile tracciare con precisione le emissioni prodotte dagli spostamenti di un singolo dipendente, per non parlare di 500 FTE con spostamenti, veicoli o modalità di trasporto diversi.

Metodologie di calcolo multiple 
Il protocollo GHG prevede diversi metodi di calcolo in base alla fonte delle emissioni, alla tipologia e alla granularità dei dati disponibili. Lo Scope 3, in particolare, può essere calcolato secondo molti metodi, tra cui quello basato sulla spesa, sui dati medi, su quelli specifici dei fornitori e altri ancora. 

Come CCH Tagetik supporta la disclosure delle emissioni di anidride carbonica

Per aiutare le aziende a ridurre ed effettuare il reporting delle emissioni di anidride carbonica, CCH Tagetik ESG & Sustainability for Carbon Emissions supporta le organizzazioni nella loro attività di disclosure secondo il Greenhouse Gas (GHG) Protocol e la Corporate Sustainability Reporting Directive (CSRD).

Il nostro modulo sulle emissioni di anidride carbonica comprende:

  • Una libreria di fattori di emissione
  • Integrazione dei dati con qualsiasi fonte di dati sulle emissioni di anidride carbonica
  • Calcoli preconfigurati allineati al protocollo GHG per Scope 1, 2 e 3
  • Definizione e monitoraggio degli obiettivi di emissione
  • Cruscotti KPI sulle emissioni di anidride carbonica

Scopri come CCH Tagetik Sustainability Performance Management for Carbon Emissions ti permetterà di preparare dati accurati sulle emissioni di anidride carbonica per tutti i report ESG, inclusi CSRD e IFRS S1 e S1.

valentina-francesconi
Project Manager - CCH Tagetik

Valentina has more than 6 years of experience in CPM solutions, she has a strong background on financial institutions industries, with a specific focus on Solvency II and IFRS17 implementations.

She is now responsible for the development of the ESG & Sustainability Performance Management for Insurance and corporate industries.

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